Scopriamo la figura dell’Innovation Manager, chi è e come interviene all’interno delle aziende. Quali sono le mansioni previste dal voucher Innovation Manager in arrivo anche per il 2021.
Il Ministero dello Sviluppo Economico per venire incontro alle Piccole e Medie imprese italiane nella trasformazione tecnologica dei processi di produzione e vendita, ha istituito il “voucher” per l’Innovation Manager.
In cosa consiste il voucher Innovation Manager?
Il voucher Innovation Manager è un contributo a fondo perduto che lo Stato offre alle imprese per pagare il 50% della consulenza di manager temporanei, assunti nell’azienda per un periodo minimo di 9 mesi. Lo scopo è, dunque, quello di aiutare le imprese nell’ammodernamento della gestione e organizzazione.
A quanto ammonta il voucher?
Il Ministero ha stanziato 50 milioni di euro per il 2021, fino a esaurimento fondi, infatti le domande saranno valutate in base all’ordine di arrivo. Il contributo cambia a seconda delle dimensioni dell’impresa:
- 40.000 euro per le micro e piccole imprese (da 1 a 50 dipendenti) nel limite del 50% delle spese.
- 25.000 euro per le medie imprese (da 51 a 250 dipendenti) nel limite del 30% della spesa.
- 80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute.
Quanto è importante l’Innovation Manager per un’impresa?
Si tratta di un consulente esterno che per un lasso di tempo, non inferiore ai 9 mesi, lavora all’interno di un’azienda per sviluppare e rendere più efficaci i processi digitali di produzione e le vendite digitali così da aumentare notevolmente i profitti dell’impresa.
Chi è l’Innovation Manager?
L’Innovation Manager è un manager specializzato nell’innovazione che, per rientrare nel voucher Innvation Manager, deve rispondere a tre caratteristiche:
- qualificato: iscritto all’albo esperti innovazione tecnologica del MiSE;
- indipendente: non dipendente dell’impresa alla quale presta consulenza;
- temporaneo: con un contratto di consulenza non inferiore ai 9 mesi.
Inoltre, può ricoprire due differenti ruoli e avere, dunque, competenze diverse.
Nel primo caso il compito dell’Innovation Manager è quello di rendere più efficiente la produzione, facendo crescere la gamma di prodotti e diminuendo gli sprechi di risorse e tempo.
Grazie alla sua consulenza vengono individuate le tecnologie migliori per lo sviluppo produttivo e per la formazione del team che dovrà farne uso. Si occupa, inoltre, di rendere più sicuri i sistemi informatici, grazie alle nuove tecnologie.
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Nello specifico, quindi, il voucher coprirà i seguenti ambiti: big data e analisi dei dati, cloud, fog e quantum computing, cyber security, integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR), simulazione e sistemi cyber fisici, prototipazione rapida, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA), robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva e stampa tridimensionale, internet delle cose e delle macchine.
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Nel secondo caso l’Innovation Manager si occuperà di organizzazione e marketing digitale, così da incrementare profitti e fatturato. Tra le sue mansioni, coperte dal voucher troviamo: integrazione, automazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, programmi di digital marketing, per aumentare le vendite, processi per la valorizzazione di marchi e segni distintivi (“branding“) e sviluppo commerciale verso mercati nuovi o esistenti e programmi di open innovation.
Vuoi usufruire del voucher Innovation Manager?
Si prevede a breve la riapertura del bando Innovation Manager per il 2021. Scopri se hai i requisiti per usufruire di questa agevolazione, ti aiutiamo noi.