Imprese 4.0, in arrivo le super-aliquote.
Con il âDecreto-legge recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonchÃĐ in materia di politiche sociali e di crisi Ucrainaâ (noto anche come Decreto aiuti o Decreto energia), approvato il 2 maggio 2022 dal Consiglio dei Ministri, il Governo interviene su due agevolazioni previste dal piano Transizione 4.0.
Formazione 4.0, aliquote potenziate
Il Decreto Aiuto sostiene le imprese che scommettono sulla formazione.
Un intervento in parte inaspettato, considerando che il Credito dâimposta per la formazione 4.0 non ÃĻ stato rinnovato per il periodo 2023-2025.
Cosa cambia?
Cambiano le aliquote previste per le piccole e le medie imprese.
Le prime, infatti, potevano beneficiare di uno sgravio pari al 50% con limite massimo annuale di 300.000 euro, con le modifiche la percentuale sale fino al 70%.
Le medie imprese, invece, avevano una aliquota pari al 40% con limite massimo annuale di 250.000 euro e in questo caso la percentuale passa al 50%.
Resta al 30% la aliquota prevista per le grandi imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro. Ricapitolando, le aliquote diventano:
- 70% per le piccole imprese con limite massimo annuale di 300.000 euro;
- 50% per le medie imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro;
- 30% per le grandi imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro.
Vale per tutti?
No, solo in presenza si una condizione specifica: âche le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto e che i risultati relativi allâacquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto, il quale assicura altresÃŽ lâinvarianza di spesa riaspetto agli stanziamenti vigentiâ.
Nel caso in cui venisse meno la condizione specificata dal Decreto, ÃĻ possibile accedere al credito di imposta ma con unâulteriore rimodulazione delle aliquote. Nel dettaglio:
- 40% per le piccole imprese con limite massimo annuale di 300.000 euro
- 35% per le medie imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro
- 30% per le grandi imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro.
Beni Immateriali 4.0: le novità del decreto aiuti
Sale al 50% (dal 30%) la aliquota prevista per il credito di imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 per il 2022. Per il 2023 ÃĻ prevista una proroga ancora al 20%, per poi passare al 15% per il 2024 e al 10% per il 2025.
Con lâintervento del Decreto Aiuti, lâaliquota prevista per il credito di imposta per investimenti in Beni Immateriali 4.0 supera quella per i beni materiali (al 40 per cento).
La modifica interessa gli investimenti fatti tra il 2° gennaio e il 31 dicembre dellâanno in corso, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
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