Non si arresta la crescita delle startup innovative in Italia, al quarto trimestre 2021 sono 14.077, in aumento di 45 unità (+0,3%) rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 75,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare: produzione di software e consulenza informatica, 38,5%; attività di R&S, 14,3%; attività dei servizi d’informazione, 8,9%), il 16,0% opera nel manifatturiero (fabbricazione di macchinari, 2,9%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,3%;), mentre il 3,0% opera nel commercio. Le PMI innovative, invece, sono 2289. La maggior parte, 668, si trova in Lombardia, seguono a distanza Lazio (265) ed Emilia-Romagna (206).
Ma quali sono le principali differenza tra un’impresa innovativa e una startup innovativa? Scopriamo insieme i requisiti per accedere alle diverse sezioni dell’apposito Registro camerale.
Impresa innovativa, i requisiti
Le Imprese innovative, sulla scia del lavoro fatto per le startup, nascono formalmente nel 2015, con il Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3 (“Investment Compact”), convertito con Legge del 24 marzo 2015, n. 33. Un intervento normativo finalizzato a rafforzare la competitività del tessuto produttivo nazionale, favorendo una più capillare diffusione di innovazioni di tipo tecnologico in tutti i settori. Con PMI innovativa si fa riferimento alla famiglia di piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione e dalla formulazione dell’oggetto sociale. Si tratta di realtà che:
- impiegano meno di 250 persone
- il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro
- il cui totale di bilancio non supera i 43 milioni di euro
- costituite come società di capitali, anche in forma cooperativa
- con residenza in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia
- dispongono della certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato redatto da un revisore contabile o da una società di revisione iscritti nel registro dei revisori contabili
- le loro azioni non sono quotate in un mercato regolamentato
- non sono iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle start-up innovative e agli incubatori certificati.
A rendere innovativa la PMI è il possesso di uno si questi tre requisiti, come sottolinea l’apposita Guida del Ministero dello Sviluppo Economico:
- Volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura almeno pari al 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione della PMI innovativa.
- Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in una quota almeno pari a 1/5 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in una quota almeno pari a 1/3 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale.
- Titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie, di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero titolarità dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tale privativa sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività di impresa.
Cosa caratterizza una startup innovativa?
La principali differenza tra una PMI e una startup innovativa sono proprio nelle caratteristiche. La startup innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita. Risale al 2012 il primo intervento normativo a sostegno di queste realtà, è il D.L. 179/2012 che punta a: favorire lo sviluppo di un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile. Le startup innovative possono avvalersi delle agevolazioni entro i 5 anni dalla loro costituzione, hanno poi la possibilità di trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili, a condizione che rispondano ai requisiti necessari per la trasformazione visti in precedenza.
Quali sono i requisiti di una startup innovativa? Si tratta di una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti oggettivi:
- è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni
- ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
- ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
- non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
- non distribuisce e non ha distribuito utili
- ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
- non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda
Infine, una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
- Sostiene spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione.
- Impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale).
- É titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Impresa o Startup? Quali agevolazioni?
Come visto, le differenze tra PMI e startup innovative sono rilevanti. Se i requisiti possono sembrare simili, andando ad analizzare dimensioni e percentuali emergono importanti differenze, che rispondono in fondo allo stato di maturità dell’azienda stessa.
Hai già verificato se la tua impresa può essere iscritta alle sezioni dell’apposito registro camerale? Conosci le opportunità offerte a sostegno della crescita delle aziende più innovative del territorio nazionale? I nostri consulenti sono pronti da affiancarti e a valutare le misure migliori per cogliere le opportunità a tua disposizione.