Proroga al 31 dicembre per la consegna dei beni strumentali 4.0

Decreto “Milleproroghe”: ammesso slittamento di 6 mesi per la consegna dei beni strumentali 4.0. 

Il Governo ha approvato la richiesta da parte di Federmacchine di uno slittamento nei termini di consegna dei beni strumentali, continuando ad assicurare l’aliquota più alta del Credito d’Imposta per il primo scaglione al 50%. 

Quali sono le ragioni della richiesta di proroga? 

La richiesta di proroga da parte di molte aziende produttrici di macchinari scaturisce dalle attuali condizioni del mercato, che portano a un’evidente difficoltà nel reperire materie prime e componenti elettroniche, rischiando di compromettere il rispetto delle scadenze di consegna stabilite con i clienti. 

Questa proroga non graverà sulle casse dello Stato, dal momento che lo spostamento avviene all’interno dello stesso anno fiscale. Invece, porterà benefici per migliaia di imprese manifatturiere, che altrimenti avrebbero rischiato di vedere ridotto il proprio vantaggio fiscale, strettamente legato all’acquisizione dei macchinari. 

In cosa consiste la proroga fissata al 31 dicembre 2022? 

L’emendamento approvato è il 3.370 che dispone che all’articolo 1 della legge del 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modifiche: 

• al comma 1054, le parole «ovvero entro il 30 giugno 2022» sono sostituite dalle seguenti «ovvero entro il 31 dicembre 2022»; 
• al comma 1056, le parole «ovvero entro il 30 giugno 2022» sono sostituite dalle seguenti «ovvero entro il 31 dicembre 2022». 

In una nota, Giorgio Lovecchio, vice capogruppo M5S in commissione Bilancio alla Camera ha spiegato:  

«Grazie a un emendamento a mia firma approvato oggi (martedì 15 febbraio, ndr) al decreto Milleproroghe proroghiamo di sei mesi, fino al 31 dicembre 2022, le aliquote agevolative riferite al 2021 per gli investimenti in beni ordinari rientranti nel programma Transizione 4.0, a patto che gli stessi beni siano stati ordinati entro il 31 dicembre scorso e che sia stato saldato un acconto pari ad almeno il 20% del costo totale.» 

In definitiva si prevede, quindi, che per le imprese che investono in beni strumentali nuovi, abbiano diritto alla proroga fissata al 31 dicembre 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021: 

• l’ordine sia stato accettato dal venditore;  
• sia avvenuto il pagamento di acconti almeno pari al 20% del costo di acquisizione.