Progetti innovativi attuati da giovani e donne sono i protagonisti di una delle più recenti misure promosse dal Ministero dello sviluppo economico: 150 milioni di euro a sostegno delle nuove imprese, concessi attraverso agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.
Progetti innovativi: di cosa parliamo?
I progetti innovativi portano in sé una rottura nella continuità del lavoro quotidiano. Sono progetti destinati a cambiare un prodotto o un modello di business, a introdurre una novità sul mercato o nell’organizzazione aziendale. Sono indispensabili per dare vita a nuovi prodotti o servizi oppure per introdurre progetti di trasformazione e miglioramento organizzativo, con l’introduzione di una nuova organizzazione del lavoro e nuove tecnologie di produzione. I progetti innovativi tracciano la strada, indicando le premesse per progetti futuri basati sulle esperienze e sulle informazioni raccolte per poi migliorarle nel tempo. L’innovazione, elemento vitale in questa tipologia di progetto, oltre che unico elemento in grado di garantire competitività e diversificazione alle aziende, non è mai un percorso lineare. Si passa attraverso fasi di sperimentazione e di ricerca che possono richiedere diversi cicli prima di arrivare all’ingegnerizzazione.
Innovazione, da dove iniziare?
Le idee innovative talvolta possono nascere da un’intuizione o dal caso, ma è bene ricordare che non è sempre così.
L’innovazione è frutto di una visione strategica strutturata, in linea con la strategia di business, per poter consentire all’azienda di orientare i propri sforzi alla ricerca di nuovi problemi ed esigenze, idee e possibili soluzioni, tutti da tradurre in progetti innovativi oggetto di una selezione.
Una volta scelta l’iniziativa da portare avanti è fondamentale ridisegnare l’organizzazione aziendale, partendo proprio dalla funzione R&D, un processo di rinnovamento che interessa anche le persone che fanno l’impresa, con le loro competenze e la loro cultura.
In questo modo viene a crearsi un substrato fertile, un ecosistema di partner e di meccanismi di gestione delle relazioni tra di essi che diventa l’elemento in grado di determinare l’accelerazione dei progetti innovativi.
Quali gli elementi indispensabili per un progetto innovativo finanziabile?
Nel 2020, dopo 13 anni, l’European Forum for Quality Management ha presentato la nuova versione del modello EFQM. Nato per valutare i livelli di eccellenza delle aziende, oggi il modello diventa uno schema di riferimento per le organizzazioni europee ed extra europee nello sviluppo di una cultura di miglioramento e innovazione. “Costruito sul design thinking, – si legge nel documento di presentazione della versione 2020 – il nuovo Modello si è spostato dall’essere un semplice strumento di assesment a essere uno strumento che offre un framework vitale e una metodologia che aiuta con cambiamenti, trasformazioni e momenti di discontinuità dirompente che individui e organizzazioni affrontano ogni giorno”.
Semplificati i criteri di riferimento, che passano da nove a sette, la nuova versione si basa su tre principi fondamentali:
- l’importanza per l’organizzazione dell’ecosistema in cui opera, entro cui sviluppare la collaborazione e a cui fornire valore, considerando le condizioni economiche ambientali e sociali;
- la necessità di uno stile di leadership collaborativo, in grado di utilizzare e valorizzare le diversità e di sviluppare creatività e innovazione;
- la necessità di una gestione agile, attenta alle opportunità e minacce e con un’ottica costantemente orientata al futuro.
È proprio il modello EFQM a dettare la linea da seguire per valutare gli elementi indispensabili per un progetto innovativo finanziabile.
Tre le principali aree di riferimento:
- Direzione (definisce uno Scopo ispiratore, crea una Visione che descriva le sue aspirazioni, sviluppa una Strategia incentrata sulla Creazione di Valore Sostenibile, costruisce una cultura vincente).
- Attuazione (la fase in cui si attua la strategia finalizzata a conoscere gli Stakeholder dell’ecosistema di riferimento, creare valore sostenibile, guidare i livelli di performance necessari per il successo, il miglioramento e la trasformazione necessari per il futuro).
- Risultati (la fase in cui l’impresa raccoglie e rende disponibili dati relativi ai risultati per le percezioni degli Stakeholder, la creazione di Valore Sostenibile, la guida delle performance e della trasformazione).
I criteri guida
Ognuna delle tre aree si articola, poi, in criteri guida. Sono questi gli elementi da non perdere mai di vista quando si fa riferimento a un progetto innovativo.
Nell’area della direzione: scopo ispiratore, visione in grado di descrivere gli obiettivi, strategia attuata. Si affianca a questo criterio articolato in tre elementi, il secondo pilastro della direzione: cultura e leadership organizzativa. Di cosa parliamo? La prima fa riferimento all’insieme dei valori e delle prassi condivise dalle persone e dai gruppi all’interno dell’organizzazione che incidono sui comportamenti. La leadership organizzativa fa riferimento all’organizzazione nell’insieme.
Nell’area dell’attuazione: coinvolgere gli stakeholder, creare Valore Sostenibile, guidare le performance e la trasformazione.
Nell’area dei risultati: percezioni degli Stakeholder chiave in merito all’impresa, performance strategiche e operative.
Innovazione è sinonimo di eccellenza
I sette criteri guida, in realtà, sempre più legati al mondo dell’innovazione, continuano a misurare l’eccellenza. Un’impresa che innova, infatti, non può che essere un’impresa che eccelle.
E tu riesci a seguire il modello EFQM e a mantenere sempre intatti gli elementi innovativi dei tuoi progetti?
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