Innovation Manager 2021: in arrivo il nuovo bando

In arrivo il Bando Innovation manager 2021 per il finanziamento di consulenze specialistiche relative all’innovazione digitale delle Imprese.

C’è attesa da parte delle PMI per la pubblicazione del nuovo bando innovation manager 2021, per accedere al voucher per la copertura delle spese di consulenza di un manager dell’innovazione qualificato, iscritto nell’apposito elenco del MISE.

Lo scorso agosto, infatti, il Governo ha scelto di rifinanziare il bando innovation manager per ottenere il voucher per l’anno 2021.

L’obiettivo è quello di rafforzare il sostegno ai processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI attraverso il riconoscimento di un contributo a fondo perduto per l’acquisizione di consulenze specialistiche in innovazione e digitalizzazione.

Le risorse e i tempi del bando Innovation manager 2021

L’iniziativa è stata rifinanziata con un importo complessivo pari a 50 milioni di euro a fondo perduto.

Potranno beneficiarne PMI e Reti d’impresa ammissibili al regolamento de minimis (Reg. UE 1407/2013).

Il contributo è riconosciuto per l’acquisto di consulenze specialistiche relative all’innovazione digitale delle imprese ed è concesso in misura pari al:

1. 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro per le micro e piccole imprese
2. 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro per le medie imprese
3. 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro per le reti di imprese

Ma quali sono i tempi di pubblicazione per il nuovo Bando Innovation Manager 2021?

Non sono ancora definite le date precise per l’ulteriore stanziamento definito per il 2021. C’è attesa per la pubblicazione del Bando.

Perché scegliere un Innovation Manager?

Quali sono i vantaggi offerti dal manager per l’Innovazione? Il boost imposto dalla pandemia alla trasformazione digitale rende quanto mai strategico il contributo di questa figura alla vita delle PMI. il suo ruolo è quello di accompagnare le imprese nel processo di digitalizzazione, grazie alle competenze sempre aggiornate. La sua consulenza è determinante nella scelta delle soluzioni tecnologiche più adatte per migliorare l’efficienza aziendale. Inoltre, conosce in modo approfondito il mercato dell’innovazione e favorisce un miglior posizionamento sul mercato dell’offerta della PMI seguita, proprio grazie alle capacità maturate. Infine, l’Innovation Manager, oltre a vantare competenze altamente specializzate sul fronte delle tecnologie, è anche un profondo conoscitore delle realtà aziendali. Dalla sua capacità di far dialogare innovazione e azienda nasce la possibilità di adottare modelli organizzativi competitivi, flessibili e in linea con le esigenze di mercato.

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Il Decreto MISE, che ne istituisce la figura, definisce l’Innovation Manager come un professionista specializzato in ambito digitale, in grado di interpretare, definire e realizzare progetti e processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale.

Nel dettaglio, si tratta di una figura che può indirizzare e supportare i processi di:

• innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:

1. big data e analisi dei dati;
2. cloud, fog e quantum computing;
3. cyber security;
4.  integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
5. simulazione e sistemi cyberfisici;
6. prototipazione rapida;
7. sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
8. robotica avanzata e collaborativa;
9. interfaccia uomo-macchina;
10. manifattura additiva e stampa tridimensionale;
11. internet delle cose e delle macchine;
12. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
13. programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
14. programmi di open innovation.

• ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso
• l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
• l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

I risultati del primo Bando Innovation Manager

In Italia, sono oltre 9.000 gli Innovation Manager Iscritti all’apposito albo istituito presso il Mise e 3.615 le imprese che hanno fatto domanda per il Voucher ricorrendo al primo Bando. Agli originari 50 milioni di euro, all’inizio del 2020, è stata aggiunta una dotazione finanziaria di circa 46 milioni di euro, per assegnare le risorse alle 1.784 domande di agevolazione di imprese che non era possibile finanziare con la dotazione originaria.