Confermati Incentivi e Bonus alle imprese anche nel 2022, un anno di occasioni per le aziende e le PMI che scelgono di trasformare le crisi in opportunità .
âIl cambiamento non puÃē essere evitato. Il cambiamento fornisce le opportunità per le innovazioni. Ti dà la possibilità di dimostrare la tua creatività .â Keshavan Nair
Gli strumenti previsti dallo Stato per sostenere il processo di trasformazione digitale delle aziende italiane in questi anni sono stati numerosi e diversi. Con la Legge di Bilancio 2021, approvata il 30 dicembre 2020 e collegata al âPiano Nazionale di Ripresa e Resilienzaâ meglio noto come PNRR o Recovery fund, sono stati stanziati oltre 24 miliardi di euro destinati al piano âTransizione 4.0â con lo scopo di concedere agevolazioni fiscali in forma di credito di imposta.
Il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e lâimportante anticipo dei tempi di fruizione sono serviti, non solo stimolare investimenti privati, ma soprattutto a dare stabilità e la possibilità di unâottimizzazione e programmazione dellâinnovazione delle realtà produttive.
Migliorano gli incentivi alle imprese nel 2022.
Con le misure varate nel PNR e gli incentivi confermati per il 2022 dalla Legge di Bilancio, aumentano le opportunità per le imprese che vogliono innovare i loro processi e migliorare le loro performance. Vediamo nel dettaglio quali sono gli incentivi e i bonus su cui PMI e aziende possono ancora contare nel 2022. Per alcuni incentivi, come il Bonus Formazione 4.0, questo sarà l’ultimo anno in cui le aziende potranno usufruire del Credito d’imposta fino al 60%.
Vediamo insieme tutti gli incentivi e i bonus riconfermati nel 2022.
Leggi anche il nostro approfondimento relativo al credito di imposta per il sud.
Credito dâImposta: beni strumentali materiali e immateriali 4.0
Il credito dâimposta per investimenti in beni strumentali 4.0 e quello per beni immateriali 4.0 nascono per supportare e incentivare le imprese sul territorio italiano che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi aziendali e produttivi.
Il credito dâimposta beni strumentali 4.0 prevede:
- per spese inferiori a 2,5 milioni di euro unâaliquota al 40%;
- per le spese che oscillano tra i 2,5 milioni di euro e i 10 milioni lâaliquota ÃĻ al 20%.
- per le spese superiori ai 10 milioni di euro e fino ai 20 milioni lâaliquota prevista ÃĻ del 10%.
Nel credito dâimposta per i beni immateriali 4.0 sono inclusi tutti i software, piattaforme e sistemi utili al miglioramento dei processi aziendali, allâinnovazione e alla trasformazione di processo.
In questo caso il beneficio arriva fino al 20% dellâinvestimento nel limite di costo massimo di 1 milione di euro.
Inoltre, va aggiunto che il credito dâimposta in beni strumentali ÃĻ cumulabile con altri bonus quale, per esempio, il credito dâimposta per investimenti al Mezzogiorno che porta le agevolazioni su beni materiali nuovi interconnessi fino al 95% del valore complessivo del bene.
Leggi anche: Esempi credito d’imposta Beni Strumentali: quali investimenti.
Credito dâImposta: ricerca e sviluppo, innovazione e design
Il credito dâimposta ricerca, sviluppo, innovazione e design mira a supportare e incentivare le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. Â
Nello specifico, per quanto gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo lâaliquota prevista ÃĻ pari al 20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro. Per tutte le attività di ricerca e sviluppo delle strutture produttive con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia Sardegna e Sicilia sono applicabili le aliquote maggiorate previste dal decreto Rilancio: Â
- 25% per le grandi imprese;Â Â
- 35% per le medie imprese;Â
- 45% per le piccole imprese. Â
Nel caso di investimenti per lâinnovazione tecnologica lâaliquota ÃĻ pari al 10% delle spese agevolabile nel limite massimo di 2 milioni. Le stesse condizioni sono applicate a investimenti che riguardano il design e lâideazione estetica. Per i progetti nellâambito dellâinnovazione green e digitale 4.0 lâaliquota sale fino al 15% sempre nel limite massimo di 2 milioni.Â
Credito dâImposta: formazione 4.0
Il credito dâimposta formazione 4.0 nasceâŊcon lo scopo diâŊpromuovere lâinnovazioneâŊallâinterno delleâŊimprese italiane. Mira a supportare laâŊtrasformazione digitale delle aziende perâŊfavorireâŊloâŊsviluppo delle competenze dei lavoratoriâŊeâŊassicurare unâŊefficace utilizzo delle nuove tecnologieâŊapplicate ai processi produttivi e ai singoli modelli di business aziendali.âŊÂ
Il beneficio si applica alle spese per il personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, in base al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo dâimposta agevolabile.Â
Le aliquote di questo beneficio ammontano:Â Â
- al 50% delle spese ammissibili per le piccole imprese nel limite massimo annuale di 300 mila euro; Â
- al 40% per le medie imprese con un limite massimo annuo di 250 mila euro; Â
- al 30% per le grandi imprese sempre nel limite massimo annuale di 250 mila euro. Â
Inoltre, la misura del credito dâimposta puÃē raggiungere il 60% per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra-svantaggiati. Â
Incentivi nel 2022 a Startup e PMI innovative.Â
Il Bonus Startup e Pmi Innovative prevede una detrazione IRPEF del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative. Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento âde minimisâ (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013).Â
à stato attivato il portale Invitalia-Mise per lâaccesso agli incentivi fiscali di questo Bonus, previa presentazione della domanda sulla piattaforma (esclusivamente con credenziali SPID) da parte dellâimpresa. La domanda deve essere trasmessa prima di effettuare lâinvestimento detraibile. Â
Si tratta di un investimento agevolabile che prevede:Â
- un massimo di 100 mila euro per le Startup innovative per ciascun periodo di imposta; Â
- un massimo di 300 mila euro per le Pmi innovative per ciascun periodo di imposta;Â
- inoltre, oltre questi limiti, si puÃē detrarre il 30% sulla parte eccedente.Â
Nuovo Patent Box tra gli incentivi del 2022
Il Patent Box ÃĻ un regime opzionale di tassazione per i redditi dâimpresa derivanti dallâutilizzo di software protetti da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, e anche processi, formule e informazioni relative alle esperienze acquisite in campo industriale, commerciale e scientifico. Â
Il regime ha lâobiettivo di rendere il mercato italiano piÃđ attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando al contempo la base imponibile italiana, in quanto incentiva: Â
- la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti allâestero da imprese italiane o estere; Â
- il mantenimento dei beni immateriali in Italia, e non la ricollocazione allâestero; Â
- gli investimenti in progettualità di ricerca e sviluppo. Â
Con le agevolazioni che si possono ottenere con questo regime di tassazione le imprese possono escludere dalla base imponibile il 50% dei redditi derivanti dallâutilizzo dei beni immateriali citati sopra o dalla cessione degli stessi qualora il 90% del âricavatoâ sia reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali prima della chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale si ÃĻ verificata la vendita.
Leggi anche:Â Nuovo Patent Box. Cosa cambia nel 2022.
Incentivi confemati per il Piano Transazione 4.0.Â
Il futuro dellâindustria, italiana e mondiale, ÃĻ quello dellâinnovazione. Per questo lâincentivazione fiscale ÃĻ indicata dal Piano Transizione 4.0, citato nel PNRR, come âtassello fondamentale della strategia complessiva tesa ad aumentare la produttività la competitività e la sostenibilità delle imprese italiane.âÂ
Nel quadro macroeconomico post-pandemico che ci attende, lâinnovazione e la digitalizzazione possono aiutare a far trovare la strada per lâaumento di produttività  e una maggiore efficienza. Il tutto nella ricerca di una sempre crescente competitività in cui la sostenibilità  diventa essenziale. Â
La sostenibilità  ÃĻ sempre piÃđ vicina grazie anche ai sistemi di ottimizzazione dei flussi produttivi. Meno scarti, meno spese e gestione del lavoro e incontro tra domanda e offerta sono, infatti, allâordine del giorno in unâimpresa costellata di big data e nuove tecnologie altamente performanti. Tutto questo in un contesto che inciderà non poco sul mondo del lavoro. à giunto il tempo dellâupskilling digitale come strumento di formazione continua. E sono già previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza programmi di training ad hoc per i lavoratori in cassa integrazione, incentivati tramite il taglio temporaneo del cuneo fiscale sia per lâimpresa che per il lavoratore stesso. Â
Grazie a questa politica economica e strutturale per lâaccompagnamento dellâindustria italiana verso il 4.0, e chissà in un breve futuro anche del 5.0, moltissime realtà  hanno lâopportunità  di entrare in un futuro in cui lâintera rete industriale italiana sia piÃđ tecnologica, e quindi piÃđ a misura di ambiente e competitiva. Â
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