Confermato l’aumento delle aliquote per il Credito d’Imposta negli anni 2021 e 2022. Sarà possibile fruire del Credito d’Imposta Beni Strumentali entro il 31 dicembre 2022. L’incentivo fiscale è sfruttabile esclusivamente in compensazione (mediante il modello F24) in tre quote annuali di pari importo
Di cosa si tratta?
Per chi non conoscesse ancora la misura fiscale Credito d’imposta per Beni stumentali vediamo meglio di cosa si tratta.
La Legge di Bilancio 2021 ha approvato l’attuale Piano Nazionale Transizione 4.0 (Industria 4.0), che prevede la proroga del Credito d’imposta beni strumentali – ex super e iper ammortamento – per il 2021 e 2022 e l’aumento non solo delle aliquote agevolative, che variano a seconda della tipologia dell’investimento e dell’arco temporale, ma anche della soglia di spesa massima consentita.
Le nuove aliquote riguarderanno gli investimenti effettuati tra il 16 novembre 2020, e il 31 dicembre 2021, con una proroga fino al 30 giugno 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 l’ordine sia stato accettato con un acconto del 20% del totale.
Lo scopo di questa agevolazione è quello di incentivare gli investimenti delle imprese italiane per i beni strumentali e per i beni materiali e immateriali 4.0.
Leggi anche: Beni strumentali, quali sono.
Vediamo nello specifico le singole aliquote.
Aliquote Credito d’imposta Beni Strumentali 2021
Periodo di validità: dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, ossia entro il 30 giugno 2022.
Beni materiali 4.0 (ex Iper Ammortamento)
- l’aliquota sale al 50% per spese inferiori ai 2,5 milioni di euro;
- incentivo del 30% per investimenti tra i 2,5 milioni e i 10 milioni di euro;
- nuova aliquota pari al 10% per spese oltre i 10 milioni e fino a 20 milioni di euro (soglia fino ad ora esclusa).
Beni immateriali 4.0 (ex Super Ammortamento)
- incremento al 20% con massimale di spesa di 1 milione di euro.
Beni materiali ordinari (ex Super Ammortamento Beni Materiali)
- aliquota del 10% per un massimo di costi ammissibili di 2 milioni di euro;
- incentivo del 15% per beni funzionali allo smart working per un massimo di 2 milioni di euro.
Beni immateriali ordinari (ex Super Ammortamento Beni Immateriali)
- aliquota pari al 10% per un massimo di costi ammissibili di 1 milione di euro;
- incentivo del 15% per beni funzionali allo smart working per un massimo di 1 milione di euro.
Aliquote Credito d’imposta Beni Strumentali 2022
Periodo di riferimento: dal 1° dicembre 2022 al 31 dicembre 2022.
Beni materiali Impresa 4.0 (ex Iper Ammortamento)
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% per investimenti tra i 2,5 milioni e i 10 milioni di euro;
- 10% per investimenti oltre i 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.
Beni immateriali Impresa 4.0 (ex Super Ammortamento)
- 20% per un massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Beni materiali ordinari (ex Super Ammortamento Beni Materiali)
- 6% per un massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Beni immateriali ordinari (ex Super Ammortamento Beni Immateriali)
- 6% per un massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Nelle spese ammesse dall’agevolazione nel 2022 rientrano anche i beni consegnati alla data del 30 giugno 2023, se entro il 31 dicembre 2022 è stato accettato l’ordine e versato un acconto pari al 20% dei costi.
Quali sono le tipologie di investimenti ammessi al Credito d’Imposta Beni Strumentali 2021?
Beni materiali ad alto contenuto tecnologico:
- beni strumentali controllati da sistemi computerizzati e/o gestito tramite sensori e azionamenti;
- sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
- dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.
Beni immateriali strumentali:
- software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, cloud computing.
Beni materiali e immateriali “ordinari”:
- software, sistemi, piattaforme e applicazioni non impresa 4.0, diversi da quelli elencati nell’Allegato B.
Chi può beneficiare del Credito d’Imposta Beni Strumentali 2021?
La Legge di Bilancio 2021 consente di fruire del Credito d’Imposta per investimenti in beni strumentali nuovi e beni immateriali a:
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Inoltre, le imprese devono essere in regola con Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e devono rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dall’agevolazione sono escluse:
- le imprese in stato di crisi, come ad esempio le imprese in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa;
- i destinatari di sanzioni interdittive per violazione delle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone.
Sarà possibile fruire del Credito d’Imposta Beni Strumentali entro il 31 dicembre 2022. L’incentivo fiscale è sfruttabile esclusivamente in compensazione (mediante il modello F24) in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni o della loro interconnessione, oppure in un’unica quota annuale per le imprese con ricavi inferiori a 5 milioni di euro e per i soli investimenti “ordinari”, effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021.
Credito d’Imposta Beni Strumentali 2021, quali documenti sono necessari?
Ogni impresa deve presentare una perizia tecnica redatta da un ingegnere o da un perito, in alternativa deve presentare un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Questo vale solo per gli investimenti superiori a 300.000 € per beni materiali e immateriali. Qualora i costi fossero inferiori a questa cifra, per l’impresa sarà sufficiente presentare un’attestazione con annessa dichiarazione sostitutiva di atto notorio del legale rappresentante.
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