Numerose sono le misure e i provvedimenti emanati dal governo con il Decreto Rilancio, pubblicato in gazzetta il 19/05/2020. Oltre le nuove misure, introdotte per supportare le Imprese e incentivare l’economia, restano attivi il Bonus Formazione 4.o e il Credito d’imposta Beni strumentali già previsti dalla Legge di Bilancio 2020, ma vengono potenziati in alcuni casi.
Con il DL Rilancio si incrementa la percentuale del Credito d’imposta dedicato alle attività di Ricerca e Sviluppo per le imprese del Mezzogiorno.
Che cos’è il Credito d’Imposta per Ricerca e Sviluppo?
Il Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design è un’agevolazione fiscale del MiSE rivolta a imprese e società di qualsiasi forma giuridica che investono in attività di Ricerca e Sviluppo e nell’acquisto di Beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
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Nella legge di Bilancio 2020 il Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design prevedeva un Credito d’imposta pari al 12% delle spese agevolabili per attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, rivolto indistintamente a piccole, medie e grandi imprese.
In cosa consiste il beneficio previsto dal DL Rilancio?
Con il DL Rilancio (Art. 244) il Credito d’Imposta vale di più per le aziende del Sud Italia. Sono state incrementate, in base alle dimensioni delle imprese, le percentuali (fino al 45% per le piccole imprese) per il calcolo del credito sugli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo afferenti strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno.
Ecco come funziona l’incremento del Credito d’imposta:
- Imprese di grandi dimensioni (che occupano almeno 250 persone ed il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni): la percentuale per il calcolo del credito sale al 25%.
- Imprese medie (che occupano almeno 50 persone e con fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro), la medesima percentuale è del 35%.
- Piccole imprese il credito è pari al 45% degli investimenti agevolabili.
Chi sono i destinatari?
Imprese operanti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Inoltre, aumenta il limite annuo del Credito compensabile. Per il 2020 è fissato ad un milione di euro il limite per la compensazione, in F24, dei crediti tributari. (Art. 147).