Le aziende della Moda stanno approfittando del Credito d’imposta. Ecco come:
Le imprese del settore tessile, moda e accessori rientrano tra quelle realtà che stanno risentendo dell’emergenza sanitaria in corso. Basti pensare al periodo di chiusura prolungata dei punti vendita e al conseguente aumento delle rimanenze finali di magazzino. Si tratta, infatti, di un settore caratterizzato da un’elevata stagionalità e obsolescenza dei prodotti, che vengono presto accantonati a causa del rapido cambiamento delle tendenze.
Bonus Moda: in cosa consiste questa agevolazione
Il decreto Rilancio (Dl. 19 maggio 2020, n. 34), successivamente convertito in legge, ha introdotto un’agevolazione per le aziende del settore tessile e moda. Come specificato sul sito del MiSE si ritiene opportuno far rientrare tra le attività di Ricerca & Sviluppo ammissibili al nuovo credito d’imposta anche quelle imprese operanti nel mondo del Fashion. Si parla di aziende “collegate all’ ideazione e realizzazione dei nuovi campionari, evidentemente non destinati alla vendita”. Il motivo risiede nel fatto che, in tali comparti produttivi, sono necessari continui investimenti al fine di mantenere alto il livello di competitività.
Quali sono i termini per il Bonus Moda
Il termine ultimo per accedere al credito d’imposta concesso dal decreto Rilancio all’industria tessile è scaduto il 31 dicembre 2020, in concomitanza con l’atto della chiusura dei bilanci.
Da gennaio 2021, (per effetto della risoluzione n. 3/E del 13 gennaio 2021) è possibile utilizzare in compensazione i nuovi crediti d’imposta maturati sui beni strumentali nuovi.
I requisiti per accedere al credito d’imposta per il settore Moda
Nello specifico, tale credito d’imposta è riconosciuto ai soggetti esercenti attività d’impresa operanti nell’industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria (settore tessile, moda e accessori).
Il beneficio è rivolto alle aziende che hanno il bilancio certificato. Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di collegio sindacale, è necessario avvalersi di una certificazione sulla consistenza delle rimanenze di magazzino, redatta da un revisore legale dei conti o da una società di revisione.
Come calcolare il Credito d’Imposta
A quanto ammonta il credito d’imposta per il settore tessile? Il valore del Bonus è pari al 30% dell’eccedenza dell’invenduto al 31 dicembre 2020 rispetto alla media del triennio precedente:
Credito d’imposta = 30% * (Rim. Finali 20 – Media Rim. Finali 19,18,17)
La valutazione delle rimanenze deve avvenire con metodi e criteri omogenei rispetto a quelli utilizzati nei tre periodi d’imposta precedenti presi a riferimento per il calcolo della media. Il credito d’imposta potrà essere sfruttato nel 2021, unicamente in compensazione, attraverso il modello F24.
Investire in tecnologia con il credito d’imposta
Le aziende del settore tessile e moda possono beneficiare anche delle agevolazioni offerte dal credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design per l’acquisto di macchinari. Come specificato sul sito del dal MiSE, si tratta di una misura per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale in tema di economia circolare e sostenibilità ambientale.
Questi incentivi riguardano le attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica. In questi casi, alle aziende viene riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.
Questo è il momento adatto, dunque, per investire in macchinari innovativi e raggiungere nuovi ambiziosi traguardi, nel pieno rispetto dell’ambiente. Nell’era dell’industria 4.0, i macchinari più innovativi consentono di assorbire fino a 1/6 dell’energia rispetto al passato. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, si ha il vantaggio di risparmiare sui costi di energia elettrica e sui tempi di produzione, ottimizzando l’intero ciclo produttivo.
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