Innovazione, vorrei ma non posso. Ti è mai capitato di trovarti nella condizione di voler premere il piede sull’acceleratore per trasformare la tua azienda e renderla più competitiva e ritrovarti, invece, a fare i conti con ostacoli e imprevisti? Il tuo non è un caso isolato. Per molte imprese il percorso di innovazione aziendale non è così semplice come potrebbe sembrare. Cosa ostacola il progresso? I fattori sono diversi, proviamo a scoprirli insieme.
Uno sguardo d’insieme
A tracciare un quadro delle principali preoccupazioni e delle resistenze ad avviare processi innovativi in azienda è l’Istat, con il report l’innovazione nelle imprese – anni 2016/2018.
La forte concorrenza sul mercato e i costi di innovazione troppo elevati sono percepiti come importanti fattori di ostacolo all’innovazione dalla metà delle imprese. Un problema che accomuna aziende di dimensioni diverse.
A frenare l’entusiasmo, però, è anche la domanda di mercato incerta rispetto alle innovazioni proposte e la mancanza di risorse finanziarie interne. (rilevanti rispettivamente per il 41,6% e il 39,2% dei casi).
Altre priorità sono spesso causa di proroghe a lunga scadenza per l’avvio di processi innovativi e lo stesso vale per la mancanza di personale interno qualificato e la difficoltà nell’ottenere finanziamenti pubblici.
Riassumendo, tra i principali ostacoli all’innovazione aziendale ci sono:
- Concorrenza 53,5%
- Costi elevati 48,6%
- Domanda incerta rispetto all’innovazione 41,6%
- Mancanza di risorse interne 38,2%
- Altre priorità aziendali 33,7%
- Mancanza di personale qualificato 33,5%
- Difficoltà nell’accesso ai finanziamenti pubblici 33%
Se questi possono essere considerati i sette principali fattori che ostacolano la scelta di investire sull’innovazione, altri intoppi, giudicati però di minore rilevanza, si frappongono lungo il cammino per far crescere la propria azienda.
Ecco quali:
- La mancanza di partner con cui collaborare La difficoltà di accesso alla conoscenza esterna
- La mancanza di finanziamenti esterni (credito o private equity)
Ad accusare maggiormente le difficoltà legate a questi aspetti sono le piccole e medie imprese, che sono anche le più colpite dal tema dei costi elevati dell’innovazione (per il 51,2% contro il 35,7% delle grandi) dalla mancanza di risorse finanziarie interne (41,0% contro il 24,9% delle grandi) e di finanziamenti esterni (31,1% contro 16,1%).
I principali ostacoli all’innovazione in base ai settori
L’analisi dell’Istat si sofferma anche sui singoli settori produttivi e sulle difficoltà incontrate lungo il percorso di innovazione.
Cosa emerge?
“Se in generale i fattori di ostacolo considerati interessano tutte le imprese a prescindere dal settore di appartenenza, le imprese delle costruzioni sono quelle che risentono maggiormente dei costi di innovazione troppo elevati, della mancanza di risorse finanziarie interne e di finanziamenti esterni e della difficoltà nell’ottenere finanziamenti pubblici”.
Non deve sorprendere che anche quei comparti che dovrebbero avere l’innovazione nel proprio DNA, come il comparto della ricerca e sviluppo, si ritrovino a fare i conti con problematiche importanti.
In particolare, il settore della ricerca e sviluppo si imbatte in costi elevati e nella mancanza di risorse finanziarie (comprese quelle pubbliche), mentre l’industria chimica e dell’elettronica sono più preoccupati per la forte concorrenza sul mercato e per l’incertezza della domanda.
Ultimo comparto sotto la lente dell’Istat è quello dell’elettronica, che, insieme con le assicurazioni e la fabbricazione di altri mezzi di trasporto, percepisce la mancanza di personale interno qualificato come un importante fattore inibitore delle attività di innovazione.
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Il groupthink come nemico del nuovo
C’è una ampia letteratura sulla resistenza al cambiamento da parte delle aziende, che trascende dagli asset presi in considerazione dall’Istat e si sofferma sull’atteggiamento delle persone che vivono e fanno l’impresa. Tra i principali ostacoli all’innovazione aziendale c’è il groupthink, l’uniformità di pensiero che non mette mai in discussione il noto. Come prevenirlo?
Secondo il ricercatore in psicologia Irving L. Janis è fondamentale:
- attribuire a turno a un membro del team il ruolo di bastian contrario
- evitare di esprimere opinioni quando si assegna un compito a qualcuno
- dividere il gruppo in sottogruppi che lavorano parallelamente in modo indipendente sullo stesso tema
- costringere in alcune fasi a prendere in considerazione realmente tutte le alternative, anche le assurde
- spingere i membri al confronto esterno
- confrontarsi con esperti esterni
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