Il Bando “Sviluppo della logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo” , in coerenza con quanto previsto del PNRR e in particolare dalla Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) destina risorse al finanziamento di programmi di investimento per la transizione, nel settore agroalimentare, verso una logistica più moderna e sostenibile.
La misura prevede un’erogazione delle agevolazioni tramite Credito d’imposta.
Di cosa si tratta e a chi si rivolge
Lo strumento dei Contratti per la logistica agroalimentare, in un’ottica di decarbonizzazione e digitalizzazione, mira a sostenere programmi di investimento nel settore agroalimentare volti a: – ridurre i costi ambientali ed economici nella logistica; – innovare la logistica e i processi di produzione connessi. Per logistica si intende il complesso delle attività volte a pianificare, implementare e controllare l’efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e le relative informazioni, dal punto di origine al punto di consumo.
Nell’ambito del settore agroalimentare, lo strumento per lo sviluppo della logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo interesserà:
- la produzione agricola primaria;
- la trasformazione dei prodotti agricoli (TPA) – l’agro industria e altri settori connessi alla logistica agroalimentare.
I programmi di investimento sono specificatamente volti a:
- ridurre l’impatto ambientale ed incrementare la sostenibilità dei prodotti;
- migliorare la capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime,
- preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive;
- potenziare, indirettamente, la capacità di esportazione delle PMI agroalimentari italiane;
- rafforzare la digitalizzazione nella logistica anche ai fini della tracciabilità dei prodotti;
- ridurre lo spreco alimentare.
Chi può partecipare
- Le imprese, come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative, i loro consorzi che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
- le organizzazioni di produttori agricoli;
- le imprese commerciali e/ o industriali e/ o addette alla distribuzione;
- indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 21 35 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 1 8 maggio 2001 n. 228.
Spese ammissibili dal bando
- suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10% dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento;
- opere murarie e assimilate, nel limite del 70% dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento;
- infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile;
- acquisto di beni e prestazioni identificabili come connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili;
- acquisto e modifica di mezzi di trasporto aventi caratteristiche che consentano il rispetto del principio del “non arrecare un danno significativo”.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria per il Bando del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è di 800 milioni di euro, finanziati dal Piano Nazionale Ripresa Resilienza (PN RR).
Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da attuare nelle regioni:
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.