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Agevolazioni fiscali per imprese
Home Agevolazioni fiscali per imprese Page 16
15 MagAgevolazioni fiscali per impreseNews

Decreto Rilancio: le principali opportunità per le Imprese.

15 Maggio 2020

Pronto il Decreto Rilancio, la misura messa a punto dal Governo per far ripartire l’Italia. 

Le misure presenti nel decreto vanno dalla Salute alle Politiche Sociali, ma ampio spazio è stato dedicato alle imprese, cuore pulsante del tessuto produttivo italiano.

L’obiettivo del nuovo Decreto del Governo Conte.

Il decreto si propone di “assicurare l’unitarietà, l’organicità, e la compiutezza delle misure volte alla tutela delle famiglie e dei lavoratori, alla salvaguardia e al sostegno delle imprese, degli artigiani e dei liberi professionisti, al consolidamento, snellimento e velocizzazione degli istituti di protezione e coesione sociale”. 

Decreto Rilancio, quali opportunità per le imprese?

Dopo il Decreto Cura Italia e Liquidità, le misure a sostegno di imprese e dell’economia sono diverse. Per approfondire le opportunità del Decreto e conoscere quelle più adatte alla tua attività chiedi una consulenza ai nostri esperti. Sapremo guidarti nella ricerca delle soluzioni in linea con le caratteristiche della tua impresa.

Il Decreto Rilancio in pillole:

  1.       Finanziamenti a fondo perduto per piccoli e professionisti
  2.       IRAP, IMU e IVA
  3.       Fisco Imprese e startup
  4.       Indennizzo Partite IVA e professionisti
  5.       Affitti e  bollette per le PMI
  6.       Proroga cassa integrazione
  7.       Aiuti alle imprese per evitare i licenziamenti
  8.       Tregua fiscale fino a settembre
  9.       Agevolazioni per le startup innovative e risorse per R&D

Imprese: ecco cosa prevede il Decreto Rilancio

Ecco più nel dettaglio le misure del Decreto Rilancio che rappresentano una opportunità per le Imprese. 

Contributo a fondo perduto.

Il contributo a fondo perduto è destinato a sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19” ed è riconosciuto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro. Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.

A quanto ammonta il contributo?

A seconda del calo registrato sarà determinato il contributo spettante all’attività economica. In particolare,

  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto;
  • 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto;
  • 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto.

Focus startup.

Ampio spazio alle startup innovative: a cui sono destinate risorse aggiuntive pari a euro 100 milioni per il 2020 per il rifinanziamento delle agevolazioni concesse nella forma del finanziamento agevolato.

E ancora per il 2020, tre le misure:

  1. 10 milioni di euro per la concessione alle startup innovative di agevolazioni nella forma del contributi a fondo perduto finalizzate all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative.
  2. 200 milioni di euro per integrare il “Fondo di sostegno al venture capital”.
  3. È istituito, presso il Mise, il  fondo per l’intrattenimento digitale “First Playable Fund”, con dotazione iniziale di 4 milioni di euro nel 2020. Lo scopo è quello di sostenere lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale.
  4. Moratoria temporanea di 12 mesi per le linee di credito in essere tra startup e PMI innovative e banche.

Credito d’imposta affitti.

Il Decreto Rilancio prevede anche un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Possono accedere i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente.

Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa.

Il Decreto Rilancio prevede anche la costituzione, presso il MISE, del “Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa”. La dotazione del Fondo è pari a 100 milioni di euro per il 2020.

Per essere sempre aggiornato sulle agevolazioni più adatte alla tua azienda, seguici sui nostri canali social.

Approfondisci
08 AprAgevolazioni fiscali per impreseNews

Decreto Liquidità: ecco le misure per Aziende e PMI.

8 Aprile 2020

Quali opportunità offre il Decreto Liquidità alle Imprese italiane? Quali le misure anticrisi introdotte destinate a sostenere il tessuto produttivo?

“Diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, che siano piccole, medie o grandi. Duecento miliardi per potenziare il mercato interno. Altri duecento miliardi per l’export. È una potenza di fuoco”.

È con queste parole che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato il nuovo Decreto Liquidità, un pacchetto di misure che parla la tessuto imprenditoriale del Paese. 

Cosa cambia con il Decreto Liquidità del 6 aprile 2020?

Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti.

Garanzia tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato per i prestiti alle imprese, a secondo delle dimensioni aziendali. Grazie alle garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma.

Chi può accedere?

Le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro possono ottenere una copertura pari al 90% con una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia. Si passa a una copertura dell’80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi.

Per conoscere tutte le condizioni poste dal Decreto Liquidità Contattaci al Numero Verde e ricevere un servizio di consulenza gratuita.

Il ruolo del Fondo di Garanzia per le PMI.

Come già accaduto con il Decreto Cura Italia, anche l’ultimo intervento governativo va a potenziare ulteriormente il Fondo di Garanzia per le PMI: aumenta la dotazione finanziaria e la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti. Inoltre, è previsto lo snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie.

Uno sguardo all’export .

Nel decreto, poi , sono previste anche misure di sostegno alle esportazioni, con l’introduzione di un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, liberando in questo modo fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export.

Priorità alla continuità operativa .

Il decreto punta anche a garantire la continuità delle imprese nella fase dell’emergenza, con interventi a protezione diretta in sede di redazione del bilancio in corso (valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso) e disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.

Un’altra misura è finalizzata a il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando in questa fase i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori. Misure fiscali e contabili per professionisti e imprese.

Il Decreto Liquidità, inoltre, interviene anche in merito agli adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese. È prevista – a integrazione di quanto previsto dal Cura Italia – la sospensione dei versamenti di Iva, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio. In particolare: è sospeso il versamento di IVA, ritenute e contributi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia; sospesi i versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019; per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza) è prevista la sospensione del versamento IVA in caso di calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni; è prevista la ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate.

Approfondisci
06 AprAgevolazioni fiscali per impreseNews

Imprese e PMI: le misure anticrisi previste dal Governo.

6 Aprile 2020

Mare Engineering è accanto alle PMI in questo momento difficile per l’economia del nostro Paese.

Abbiamo intensificato il nostro lavoro e stiamo vagliando le diverse opportunità messe in campo dal Governo con il D.L. Cura Italia e ci impegniamo a monitorare ogni ulteriore disposizione in merito.

Il nostro obiettivo è offrire ai clienti di Mare Engineering un supporto strategico nella gestione della crisi e nella pianificazione delle attività di ripresa.

Chiama ora.

Abbiamo attivato un numero verde per offrirti un servizio di consulenza gratuita.
Ti aiuteremo a comprendere le diverse misure disposte dal Decreto Cura Italia e a ottenerle per
la tua azienda.

Fondo di Garanzia PMI

Ecco quali sono e come funzionano le misure finanziarie per le aziende.

Credito alle imprese attraverso il Fondo di Garanzia PMI

Al fine di sostenere interventi mirati alla concessione di credito alle imprese danneggiate dall’emergenza sanitaria COVID-19, sono state introdotte misure speciali, in deroga alla vigente normativa, per il rafforzamento dell’intervento del Fondo di garanzia per le PMI.

Chi può accedere al Fondo di Garanzia PMI?

Le misure si rivolgono a tutte le PMI e alle imprese con numero di dipendenti fino a 499 con sede sull’intero territorio nazionale.

Come funziona?

La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.

L’importo massimo garantito per impresa è di 5 milioni di euro e fino a un importo garantito di 1,5 milioni di euro per impresa, viene applicata la percentuale massima di copertura della garanzia consentita dalla normativa europea (pari all’80% del finanziamento per la garanzia “diretta” e al 90% dell’importo garantito da confidi o altri fondi di garanzia).

Gratuità della garanzia.

La concessione della garanzia del Fondo alle imprese, precedentemente onerosa, è stata resa gratuita per tutte le operazioni finanziarie previste dal Fondo.

Accesso semplificato.

I criteri di accesso al Fondo sono più accessibili e restringono la valutazione alle informazioni economico-finanziarie riferite agli ultimi due bilanci chiusi e approvati.

Rinegoziazione.

Si può accedere al fondo anche nel caso di operazioni di rinegoziazione di finanziamenti esistenti.

CONTATTACI

per avere altre informazioni su come accedere al Fondo di garanzia per PMI
e finanziare la tua impresa.

Sospensione di prestiti e mutui per la tua PMI.

Per le piccole, medie e microimprese, sono sospese fino al 30 settembre 2020 le scadenze per il pagamento di:

  • rate di prestiti e mutui;
  • canoni di leasing;
  • prestiti non rateizzati.

Non possono inoltre essere revocati fino al 30 settembre 2020:

  • i finanziamenti accordati a fronte di anticipi su crediti;
  • le linee di credito accordate “sino a revoca”.

Inoltre,  è possibile utilizzare la parte non utilizzata delle aperture a revoca e dei prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o quelli alla data del 17 marzo, se superiori. 

Chi può accedere alla moratoria dei finanziamenti?

Le micro, piccole e medie imprese (Pmi), operanti in Italia, appartenenti a tutti i settori, che, al momento della presentazione della richiesta non abbiano posizioni debitorie classificate come esposizioni deteriorate, ripartite nelle categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Come si richiede la moratoria dei finanziamenti e prestiti?

Mediante comunicazione da inviare a banche, intermediari finanziari vigilati e altri soggetti abilitati alla concessione del credito, da inviare tramite PEC, o altri mezzi certificati, a partire dalla data di entrata in vigore del D.L. definito Cura Italia, 17 marzo 2020. 

Le PMI dovranno produrre una autocertificazione da allegare alla comunicazione inviata. 

Autocertificazione: ecco cosa si deve autodichiarare:

  • il finanziamento per il quale si presenta la comunicazione di moratoria;
  • “di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza della diffusione dell’epidemia da COVID-19”;
  • di soddisfare i requisiti per la qualifica di microimpresa, piccola o media impresa;
  • di essere consapevole delle conseguenze civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci ai sensi dell’art. 47 Dpr 445/2000.
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20 MarAgevolazioni fiscali per impreseNews

Decreto “Cura Italia”. Ecco gli aiuti alle imprese

20 Marzo 2020

Cosa prevede il Decreto Cura Italia per le Imprese Italiane.

Pronte le misure da 25 milioni di euro varate dal Governo nel decreto Cura Italia, pubblicato in Gazzetta il 17/03/2020: un provvedimento urgente che è stato definito dalla Ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone una “nuova finanziaria”.

Nel maxi decreto, definito “Cura Italia” sono presenti le misure economiche per rispondere all’emergenza sanitaria del coronavirus. Disposizioni fiscali per sospensione termini adempimenti e versamenti tributari e sospensioni dei termini di accertamento e riscossione, aiuti alle imprese, aiuti ai lavoratori e alle famiglie.

Le misure del decreto Cura Italia prevedono un budget di 25 miliardi per una attivazione di flussi da 350 miliardi.

Aiuti alle imprese

Credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro.

50% delle spese di sanificazione fino a un massimo di 20.000 euro per le aziende che sostengono costi per sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.

Credito d’imposta per botteghe e negozi.

60% dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020.

Contributo INAIL alle imprese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.

La misura sarà attiva a partire dal 30.04.2020.

Moratoria Mutui Invitalia (Resto al Sud, Smart&Start, Brevetti, etc) .

Sospensione di 12 mesi delle sole rate in scadenza fino al 31.12.2020.

Fondo Centrale di Garanzia alle PMI.

Accesso gratuito per i primi 9 mesi al Fondo Centrale di Garanzia alle PMI.

Segnalazioni obbligatorie (nuovo codice della crisi d’impresa).

Proroga al 15.02.2021.

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Numero verde Aiuti alle imprse Decreto Cura Italia

Aiuti ai lavoratori

Il sostegno all’occupazione che prevede misure straordinarie di Cassa integrazione, anche per aziende con un solo dipendente, vale oltre 10 miliardi.

Cassa Integrazione Ordinaria per COVID-19.

Procedura di cassa integrazione salariale ordinaria, pari all’80% della retribuzione mensile e può essere chiesto per una durata massima di 9 settimane. 

A chi spetta?
Azienda con almeno 15 dipendenti e riguarderà tutto il personale in forza alla data del 23.02.2020. 

Come funziona?
L’azienda anticipa l’assegno di CIGO al dipendente e lo recupera dall’INPS mediante compensazione in F24. Non è previsto il pagamento del contributo di ingresso. La domanda può essere presentata entro 4 mesi dalla sospensione dell’attività.

Assegno Ordinario per i lavoratori dipendenti delle aziende iscritte al FIS (fondo di integrazione salariale) per COVID-19.

Misura simile alla Cassa Integrazione Ordinaria ma riservata alle sole aziende iscritte al FIS che occupano mediamente più di 5 dipendenti. L’assegno è pari all’80% della retribuzione mensile e può essere chiesto per una durata massima di 9 settimane.

A chi spetta?
Aziende iscritte al FIS che occupano mediamente più di 5 dipendenti.

Come funziona?
La domanda può essere presentata entro 4 mesi dalla sospensione dell’attività e riguarderà tutto il personale in forza alla data del 23.02.2020; l’azienda anticipa l’assegno ordinario al dipendente e recupera dall’INPS mediante compensazione in F24. Non è previsto il pagamento del contributo di ingresso.

Cassa Integrazione in Deroga per COVID-19.

L’assegno è pari all’80% della retribuzione mensile e può essere chiesto per una durata massima di 12 settimane. 

A chi spetta?
Aziende che non rientranti nei casi precedenti e comunque che occupano in media 5 dipendenti.

Come funziona?
La Cassa Integrazione in Deroga viene erogata direttamente dall’INPS.

Congedo per lavoratori dipendenti/iscritti alla gestione separata/iscritti alla gestione commercianti ed artigiani.

Congedo pari al 50% della retribuzione, riconosciuto alternativamente ad entrambi i genitori per un periodo non superiore a 15 giorni.

A chi spetta?
Genitori lavoratori dipendenti, gli iscritti alla gestione separata ed, infine, gli autonomi iscritti alla IVS commercianti e artigiani con figli di età non superiore a 12 anni (non si applica il limite di età per i figli disabili L.104).

Come funziona?
La domanda va presentata all’INPS tramite il portale Servizi per il Cittadino INPS ovvero tramite Patronato. In presenza di figli di età compresa tra i 12 ed i 16 anni, i genitori possono astenersi dal lavoro per il periodo di sospensione delle attività didattiche senza percepire alcuna indennità.

Permessi ai sensi della L.104 a favore dei lavoratori dipendenti.

Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate per ciascuno dei mesi di marzo e aprile 2020.

Bonus baby-sitting.

Bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo di 600 euro erogato mediante il libretto famiglia INPS. La misura è alternativa al Congedo.

A chi spetta?
Genitori lavoratori dipendenti, gli iscritti alla gestione separata ed, infine, gli autonomi iscritti alla IVS commercianti e artigiani con figli di età non superiore a 12 anni (non si applica il limite di età per i figli disabili L.104).

Come funziona?
La domanda va presentata all’INPS tramite il portale Servizi per il Cittadino INPS oppure tramite Patronato.

Indennità professionisti con P.IVA e collaboratori Co.Co.Co.

Assegno una tantum di 600 euro per il mese di Marzo.

A chi spetta?
Professionisti titolari di P.IVA attiva alla data del 23.02.2020 e lavoratori autonomi titolari di  una collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data e iscritti alla gestione separata.

Come funziona?
La domanda va presentata all’INPS tramite il portale Servizi per il Cittadino INPS oppure tramite Patronato. L’assegno non costituisce reddito.

Bonus di 100€ mensile in busta paga.

Bonus per il mese di Marzo ai dipendenti che continuano a recarsi sul posto di lavoro, aventi un reddito complessivo annuo inferiore a 40.000.

Obblighi e versamenti fiscali.


In campo fiscale, si conferma il rinvio degli obblighi fiscali e la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.

Imprese con fatturato fino a 2 milioni nel periodo di imposta 2019:

Entro il 31.05.2020 è possibile versare i contributi previdenziali INPS ed assistenziali INAIL e IVA, ritenute alla fonte in unica soluzione oppure fino ad un massimo di 5 rate mensili di pari importo, senza interessi e sanzioni. Gli eventuali versamenti operati non sono oggetto di rimborso. 

Per  le categorie colpite direttamente dalla crisi (indicate nel DL)  il differimento è senza interessi e sanzioni e a partire dal 20 maggio .

Tutti gli altri tributi con scadenza tra l’8.03.2020 ed il 31.05.2020, sono sospesi e dovranno essere pagati entro il 30.06.2020. Gli eventuali versamenti operati non sono oggetto di rimborso. Pub, pasticcerie, bar, ristoranti, agenzia di viaggio, trasporto passeggeri, ricevitorie e scommesse, parrucchieri ed estetisti, centri benessere, relativamente alle scadenze oggetto di proroga, possono versare in unica soluzione o in 5 rate mensili a partire dal 31.05.2020, senza sanzioni e interessi.

Una sintesi delle misure varate nel Decreto Cura Italia che interessano imprese e lavoratori.

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11 MarAgevolazioni fiscali per impreseNews

Coronavirus, sostegno alle imprese. Ecco la direzione del governo.

11 Marzo 2020

Il Governo ha annunciato che sono in arrivo misure per aiutare le imprese a fronteggiare la grave battuta di arresto nell’economia del Paese provocata dal Coronavirus. Sul tavolo ci sono circa 10 miliardi di euro, cifra che, con un ulteriore aumento del deficit, potrebbe salire fino a 15 miliardi.
Una somma importante da mettere in campo in parte subito, in parte successivamente per favorire la ripresa di famiglie, aziende e esercizi commerciali colpiti dagli effetti dell’epidemia di Coronavirus.
Nell’intervento a sostegno dell’economia italiana una prima mossa la fa anche l’Europa. Oggi, infatti, 11 marzo, il presidente della Commissione Ursula con del Leyen ha annunciato in conferenza stampa a Bruxelles, al termine della videoconferenza dei capi di Stato e di governo dell’Ue, “Useremo tutti i mezzi a disposizione per assicurare che l’economia europea passi questa tempesta”, ha dichiarato.
Si prevede un piano salva-Europa con un fondo da 25 miliardi di euro e misure di massima flessibilità per i paesi colpiti. Per l’Italia, in cui si registra una situazione più grave rispetto gli altri paesi dell’Unione, sono state prese in considerazioni misure aggiuntive.
Inoltre, la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di varare misure per compensare le aziende dei danni subiti a causa della Covid-19, come previsto dall’articolo 107 del Trattato in circostanze eccezionali. 

Aiuti alle imprese: cosa prevedono le misure del Governo.

Oggi, in conferenza stampa, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo che è in arrivo un piano di misure per far fronte alla situazione straordinaria che l’Italia sta vivendo a causa dell’epidemia del Coronavirus.

Ecco quali sarebbero le azioni previste nella strategia del governo:

  • Allargamento degli ammortizzatori sociali per le Imprese.
  • Cassa in deroga speciale per i lavoratori di tutti i settori.
  • Fondo di integrazione salariale per le piccole imprese (1-15 dipendenti).
  • Scadenze fiscali: parziale restituzione per le imprese in zone critiche.
  • Sospensione contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e stagionali.

Solo metà delle risorse saranno impiegate in un primo decreto che sarà varato nei prossimi giorni della settimana; il resto, per un totale che può raggiungere quota 25 miliardi, andrà a supporto di ulteriori interventi che saranno definiti in futuro.

Il ministro dell’economia ha parlato di “sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite il sistema bancario”. 

Le imprese potranno beneficiare di aperture di credito non ancora utilizzate. Inoltre si prevede la posticipazione degli adempimenti fiscali per andare incontro alle oggettive difficoltà di contribuenti e operatori. A supporto di questa azione potranno, inoltre, essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro.

Misure già attive dedicate alle Imprese.

Oltre le misure straordinarie che saranno varate dal governo per offrire Aiuti alle imprese. Esistono numerose misure, previste dalla legge di Bilancio 2020, che offrono un supporto alla crescita e all’innovazione di aziende e PMI italiane.

Ecco quali sono gli incentivi alle imprese del 2020:

Bonus Investimenti Sud.

Il Bonus Investimenti Sud è una agevolazione del MiSE riservata alle imprese del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) che acquistano beni strumentali nuovi. 

Grazie al Bonus puoi migliorare la produttività della tua azienda risparmiando e ottenere un credito d’imposta fino al 45%, cumulabile con le altre misure ed incentivi.

SCOPRI IL BONUS

Bonus Formazione 4.0.

Il Bonus Formazione 4.0, è una misura che agevola le imprese che investono sulla formazione dei propri dipendenti nel settore della tecnologia e del digitale. Risparmi fino al 60% sul costo del personale. 


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Credito d’Imposta per beni strumentali.

Il Credito d’Imposta è una agevolazione fiscale del MiSE rivolta a imprese e società di qualsiasi forma giuridica che investono nell’acquisto di Beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. 

Risparmia fino al 40% degli investimenti per beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, il 15% per beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 e il 6% per altri beni strumentali materiali.

Credito d’Imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.

Il Credito d’Imposta è una agevolazione fiscale del MiSE rivolta a imprese e società di qualsiasi forma giuridica che investono in attività di Ricerca e Sviluppo. Risparmia il 12% delle spese agevolabili per attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, fino al 10% per attività di innovazione tecnologica, e il 6% per attività di design e ideazione estetica.

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