In questo articolo parliamo del Regime agevolato Patent Box e come fare per ottenerlo.
Il Piano Nazionale Impresa 4.0 ha razionalizzato numerosi strumenti a sostegno dell’innovazione e della digitalizzazione delle piccole e medie imprese, oggi confluiti – spesso potenziati – nel Piano Transizione 4.0. Tra questi c’è il Patent Box (introdotto dalla Legge di Stabilità del 2015), un’agevolazione che consiste nella parziale esenzione (50%) dei redditi che derivano dall’utilizzo di alcuni beni immateriali.
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Come fare quindi per ottenere l’agevolazione Patent Box dedicata a software, brevetti e know-how?
Patent Box, ecco l’iter per accedere all’agevolazione
Sono due le strade percorribili per ottenere l’agevolazione:
- Un accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate, noto come ruling obbligatorio. In questo caso si fa riferimento all’uso diretto della agevolazione ed è necessaria la presentazione di un’istanza presso l’Agenzia delle Entrate. Si fa riferimento con “uso diretto” ai redditi che provengono dall’uso dei beni immateriali riconosciuti dalla disciplina, da parte dello stesso beneficiario. L’avvio della procedura di ruling obbligatorio prevede, dopo la presentazione dell’istanza sottoposta all’accettazione dell’Autorità, la verifica dei requisiti, una fase di contraddittorio e l’accordo.
- Una procedura semplificata, che prevede un uso indiretto: si intende la concessione in uso del bene stesso oppure le plusvalenze realizzate in ambito di infragruppo. Parlando di uso indiretto è possibile avviare l’iter di ruling facoltativo (seguendo la strada prevedente) o accedere alla determinazione autonoma del beneficio, attraverso l’autoliquidazione del reddito agevolabile.
Patent Box, a cosa serve
L’agevolazione risponde in particolare a tre finalità:
- incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere;
- incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero;
- favorire l’investimento in attività di ricerca e sviluppo.
Le imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo, quindi, potranno escludere dalla base imponibile il 50% dei redditi derivanti dall’uso, anche congiunto, di determinati beni immateriali o “dalla cessione degli stessi beni immateriali qualora il 90% del “ricavato” venga reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali prima della chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale si è verificata la vendita”, come specificato dal sito del Mise.
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Beni immateriali, di cosa parliamo
Ma quali sono i beni immateriali oggetto di detrazione? La misura si riferisce in particolare a:
- software protetto da copyright,
- brevetti industriali,
- disegni e modelli,
- processi,
- formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili
Patent Box chi può accedere
Alla riduzione delle aliquote Ires e Irap su redditi da beni immateriali possono accedere i soggetti titolari di reddito d’impresa, i cui redditi dipendono in modo dimostrabile dall’utilizzo di beni immateriali. Rientrano in questa categoria sia le società di capitali o di persone, sia gli imprenditori individuali, ma anche gli enti commerciali e non, i soggetti residenti in Paesi esteri (ma con stabile organizzazione in Italia) con cui sono stati stipulati trattati per adeguato scambio di informazioni.
La condizione fondamentale, quindi, è quella di essere soggetti titolari di reddito d’impresa. L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende beneficiare dell’agevolazione. Da tenere in conto la durata della misura: è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.
Patent box, quali vantaggi
La misura prevede la riduzione del 50% delle aliquote IRES e IRAP sui redditi d’impresa connessi all’uso diretto o in licenza d’uso di beni immateriali, sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate.
Le attività di ricerca e sviluppo sono la condizione determinante per accedere allo sgravio.
Per effettuare un calcolo dell’agevolazione bisogna:
- determinare il “contributo economico” ovvero il reddito derivante dall’utilizzo dei beni immateriali al netto dei relativi costi;
- determinare il rapporto fra i costi qualificati di ricerca e sviluppo e i costi complessivi – qualificati e non – di ricerca e sviluppo;
- individuare la quota di “reddito agevolabile” determinata applicando il nexus ratio al “contributo economico” derivante dall’utilizzo del bene immateriale; o applicare, infine, a tale quota la percentuale di detassazione riconosciuta.
Il reddito derivante dai beni immateriali si determina in base a un rapporto, detto “Nexus ratio”. Per definirlo vanno considerati al numeratore i “costi qualificati” (le spese di ricerca) e al denominatore i costi complessivi sostenuti.
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