Se ti stai chiedendo quali sono i vantaggi del Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo e come si calcola, in questo post vedremo un esempio di come sfruttare questo incentivo per le aziende nel 2021.
Il Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Design si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
La legge di Bilancio 2021 (art. 1, c. 1064, l. n. 178/2020) ha potenziato il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, introdotto con la legge di Bilancio dello scorso anno (art. 1, commi 198 e ss., l. n. 160/2019), estendendo l’applicazione di questi crediti anche ai periodi di imposta 2021 e 2022.
Ma come si calcola?
Come si calcola il Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo per il 2021.
Per tutte le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, il credito d’imposta è pari al:
- 20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro.
Per tutte le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d’imposta è pari al:
- 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Per tutte le attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale, il credito d’imposta è pari al:
- 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Per tutte le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è pari al:
- 15% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Aliquote Isole, Mezzogiorno e Regioni colpite dal sisma,
Le aliquote ricerca e sviluppo sono differenti per le imprese situate in:
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Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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Regioni colpite dal sisma del Centro Italia: Lazio, Marche e Umbria.
In questo caso per le sole attività di ricerca e sviluppo, relative anche al Coronavirus, le Grandi imprese possono beneficiare di aliquote pari al 25%, le Medie imprese al 35% e le Piccole imprese al 45%.
Quali sono le modalità di fruizione del Credito d’Imposta?
-
è utilizzabile esclusivamente in compensazione;
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in tre quote annuali di pari importo;
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a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
La base di calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili.
Nel rispetto dei massimali indicati, e a condizione della separazione analitica dei progetti e delle spese ammissibili pertinenti alle diverse tipologie di attività, è possibile applicare il beneficio anche per più attività ammissibili nello stesso periodo d’imposta.
Chi sono i beneficiari del Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo.
Possono accedere a questa agevolazione tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti indipendentemente:
- dalla natura giuridica;
- dal settore economico di appartenenza;
- dalla dimensione;
- dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono, invece, escluse le imprese in stato di:
- liquidazione volontaria;
- fallimento;
- liquidazione coatta amministrativa;
- concordato preventivo senza continuità aziendale;
- altra procedura concorsuale.
Sono, inoltre, escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Esempio di calcolo di Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo.
Prendiamo come esempio una Media Impresa italiana, non soggetta a revisione legale, che intende investire in Ricerca & Sviluppo e vuole usufruire del credito d’imposta previsto dalla Legge di Bilancio 2021.
Ipotizziamo, sulla base delle spese sostenute, quali siano le cifre su cui calcolare l’agevolazione.
Vediamole insieme:
Sulla base delle percentuali previste dal MiSE, la cifra su cui la nostra impresa andrà a calcolare il credito d’imposta a cui ha diritto, è di 820.800 euro, rispetto a un costo reale di 800.000 euro.
Come già detto, le aliquote saranno differenti a seconda di dove sarà situata l’impresa in oggetto.
Facciamo due esempi:
Nel primo caso la nostra Media Impresa si trova al nord. In questo caso, la aliquota prevista per ricerca e sviluppo è del 20%, di conseguenza la detrazione sarà di 164.160 euro rispetto a un costo reale sostenuto di 800.000 euro.
Nel secondo caso, invece, la nostra Media Impresa è stanziata nel sud Italia, per cui la aliquota prevista è del 35% e, quindi, la detrazione a cui avrà diritto sarà di 287.280 euro rispetto a un costo reale sostenuto di 800.000 euro.
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