Fondo nuove competenze: parti sociali e Ministero a confronto per favorire l’incontro di domanda e offerta
Mercato del lavoro: sempre più a caccia di nuove competenze, in particolare il Fondo Nuove Competenze servirà a colmare il digital divide dovuto alla mancanze di competenze digitali.
Per colmare il gap tra domanda e offerta, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, guidato da Andrea Orlando, sta valutando di istituire una cabina di regia che monitori l’attuazione del Piano Nazionale Nuove Competenze e del relativo Fondo Nuove Competenze.
Centrali i temi delle transizioni digitali ed ecologiche. Sul tema, al fine di migliore la risposta dello strumento, il Ministro Orlando ha recentemente incontrato le parti sociali.
Fondo Nuove Competenze: i profili di innovazione
Quattro i profili di innovazione della nuova disciplina del Fondo Nuove Competenze. In particolare, come si legge sul comunicato stampa diffuso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
- Maggiore orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green, con lo scopo di utilizzare le risorse pubbliche al conseguimento dei risultati attesi del PNRR.
- Maggiori controlli su qualità ed efficacia dei programmi formativi. L’attività di formazione sarà, di norma, finanziata dai Fondi paritetici interprofessionali secondo la disciplina da essi prevista, anche in merito alle verifiche previste in capo ai medesimi. I fondi interprofessionali costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Per i datori di lavoro che non hanno fondi interprofessionali la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non potrà più essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo.
- Retribuzione oraria durante la formazione che sarà finanziata dal Fondo per un ammontare pari al 70-75% del totale, con gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione che saranno rimborsati per intero, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo.
- Premialità per chi stipula accordi collettivi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario o nuove modalità organizzative e di partecipazione dei lavoratori nell’impresa. In tali casi la quota di retribuzione finanziata dal Fondo sarà pari al 100%.
Cos’è il Fondo Nuove Competenze?
Ma cos’è il Fondo Nuove Competenze e a chi può essere utile accedervi?
Si tratta del fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, introdotto dall’articolo 88 del Decreto Rilancio, nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19. Questo strumento consente alle aziende di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione.
Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo, grazie ai contributi dello Stato e del Fse – Pon Spao, gestito da Anpal.
In sintesi, si tratta di uno strumento che prevede l’erogazione di contributi ai datori di lavoro privati che rimodulano l’orario di lavoro per la partecipazione a percorsi di formazione dei lavoratori, fino a 250 ore, in seguito ad accordi collettivi “stipulati per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori”.
Tutte le imprese possono accedere, soprattutto per potenziare competenze digitali o acquisirne di nuove.
Anche un recente studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano ha evidenziato come le aziende siano affamate di competenze digitali, a cui non fa fronte un’offerta adeguata.
Una posizione aperta su cinque riguarda proprio professionalità digitali e la quasi totalità delle organizzazioni, il 96%, ha difficoltà ad attrarre e sviluppare le competenze necessarie per affrontare la trasformazione digitale.
Anche la riqualificazione della forza lavoro si rivela molto complessa. Nell’arco di 1 o 2 anni il 9% dei dipendenti dovrà essere riallocato perché non ha le competenze adeguate a svolgere il proprio lavoro, percentuale che supera il 15% in oltre 1 organizzazione su 10.
Le principali novità per il Fondo Nuove Competenze
A giugno, l’Anpal – Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro ha comunicato delle importanti novità in merito alle modalità di accesso al finanziamento per le aziende che hanno già presentato istanza (entro il 30 giugno 2021).
Rispetto al passato, a seguito dell’ammissione a finanziamento, infatti, l’impresa potrà scegliere alternativamente una delle due seguenti modalità di erogazione del contributo:
- il 40% dell’importo richiesto, a titolo di anticipazione, previa presentazione di una fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa. La fideiussione, redatta secondo lo schema pubblicato sul sito di Anpal, dovrà essere caricata, entro 60 giorni a decorrere dall’ammissione a finanziamento, sull’apposito applicativo accessibile tramite MyANPAL e già in uso per la gestione delle istanze di accesso al Fondo nuove competenze. Il restante importo sarà erogato all’esito delle verifiche sulla documentazione allegata all’istanza di saldo.
- oppure in un’unica tranche a saldo, all’esito delle verifiche sulla documentazione allegata all’istanza di saldo.
Nel corso del 2021 abbiamo affiancato le realtà produttive nella presentazione di oltre 40 domande, che sono state tutte approvate e finanziate. I progetti hanno coinvolto 525 lavoratori e 40 docenti, per un totale di oltre 104 mila ore di formazione programmate e un valore economico, in termini di possibili benefici per i clienti, superiore a un milione di euro (di cui oltre 540.000 euro già erogati). In attesa dell’emanazione del prossimo bando per l’accesso al Fondo nuove competenze, contatta i nostri esperti per verificare le migliori opportunità per la riqualificazione professionale delle tue risorse umane.