È il momento di investire sulla sostenibilità ambientale. Il ministero dello sviluppo economico, con il recente decreto 27 gennaio 2022 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 63 del 16 marzo 2022), ha messo a disposizione un miliardo di euro per finanziare le imprese impegnate nello sviluppo dei settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di programmi di investimento finanziabili nell’ambito dei Contratti di sviluppo con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in materia di «Investimenti 5.1 Rinnovabili e batterie». Una misura che va ad affiancarsi al Green New Deal italiano promosso, di concerto dal Mise e dal Mef, con il Fondo per la crescita sostenibile (FCS) frutto del decreto 1° dicembre 2021. Un documento che prevede la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare a sostegno delle finalità del “Green New Deal italiano”.
Che cos’è il Green New Deal italiano?
Il Green New Deal italiano, in linea con il Green New Deal Europeo (che ha sancito il raggiungimento della neutralità delle emissioni inquinanti entro il 2050) è l’insieme di tutte le misure di finanziamento a supporto di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare stanziate per un totale di 750 milioni di euro, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI).
Nel dettaglio, con decreto interminesteriale, lo scorso dicembre è stato istituito il Fondo per la crescita sostenibile, nato per sostenere il Green New Deal italiano. Si tratta di una iniziativa destinata a supportare progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), che prevede, nel dettaglio, la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.
Obiettivi del Green New Deal italiano
Gli obiettivi principali, da perseguire attraverso l’accesso alle risorse, sono:
- decarbonizzazione dell’economia
- economia circolare
- riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
- rigenerazione urbana
- turismo sostenibile
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico
A chi sono destinate le risorse del Green New Deal?
Possono accedere ai finanziamenti previsti dal Green New Deal italiano tutte le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
Quali requisiti devono avere i progetti di di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare per accedere agli incentivi green?
I progetti devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.
Inoltre le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale dovranno essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Green Deal: Progetti ad elevato contenuto di innovazione e sostenibilità
Gli investimenti per l’industrializzazione, ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Questi ultimi potranno essere ammessi insieme o meno a un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto.
Come si accede ai fondi stanziati con il Green Deal?
Due le modalità di accesso ai finanziamenti per la realizzazione di progetti green:
- a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti;
- negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.
Altri incentivi green
Accanto ai finanziamenti e del Green New Deal ci sono altre misure green promosse dal Mise in ambito PNRR che vedono protagoniste le imprese del settore delle rinnovabili e delle batterie.
In particolare, con la pubblicazione di Gazzetta Ufficiale del decreto 27 gennaio 2022 Mise, entra nel vivo l’Investimento 5.1 «Rinnovabili e batterie» del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) attraverso lo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo.
L’obiettivo è promuovere lo sviluppo dei settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili. Le risorse disponibili sono pari a euro 1.000.000.000,00, nello specifico:
- a) euro 400.000.000,00 per il sub-investimento 5.1.1 «Tecnologia PV»;
- b) euro 100.000.000,00 per il sub-investimento 5.1.2 «Industria eolica»;
- c) euro 500.000.000,00 per il sub-investimento 5.1.3 «Settore batterie».